Inaugurazione Innovabiomed 2022

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Verona, 24 maggio 2022. La terza edizione di Innovabiomed sarà molto importante soprattutto dal punto di vista biotecnologico, verranno presentate delle innovazioni straordinarie che dovranno però essere rese sostenibili e questa è la vera sfida. Le innovazioni vanno finanziate e portate ai pazienti, e questo è il grosso punto interrogativo di questi giorni perché l’attuale programmazione finanziaria non prevede finanziamenti adeguati per introdurre tali strumenti e non prevede finanziamenti adeguati per garantire personale. C’è una grande e fondata preoccupazione, va assolutamente trovato il modo perché i cittadini possano fruire delle innovazioni, garantendo il personale che sappia utilizzarle. Il PNRR è uno strumento importantissimo, al momento sono stati fatti sforzi enormi di incremento dei finanziamenti, ma non basta, l’attuale programmazione economico finanziaria per il 2023/2025 prevede meno soldi rispetto al finanziamento pre-pandemico ed è chiaro che con questa programmazione il Paese deve fare delle scelte”. Lo ha affermato oggi Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene e Sanità Pubblica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, consigliere scientifico del Ministro della Salute nel corso del convegno inaugurale di Innovabiomed, la due giorni dedicata al network per il settore del settore biomedicale in programma fino a domani 25 maggio a Veronafiere. 

É fondamentale capire – ha proseguito Ricciardi –, che sulla sanità debbono essere fatti investimenti anche in condizioni di grande difficoltà. Quella che affronterà l’Italia sarà una finanziaria di guerra, l’appello è a governo, parlamento e cittadini, tutti si rendano conto che il sistema sanitario nazionale è a un bivio e senza risorse importanti per il personale, il bivio viene imboccato in maniera sbagliata. Anche i cittadini devono essere consapevoli che il Sistema sanitario nazionale non è garantito, già in questo momento abbiamo problemi enormi, nel pronto soccorso, nel personale, ci mancano 35000 infermieri, il problema non è di domani, il problema è di oggi. Oggi dobbiamo affrontare un’emergenza e dobbiamo poi cercare di risolvere questa emergenza in maniera tale che nel prossimo futuro questa grande opera pubblica che è il Sistema sanitario Nazionale venga garantito”.

Convegni scientifici, approfondimenti tecnici e occasioni di networking per favorire l’innovazione in campo biomedico sono al centro della terza edizione di Innovabiomed dal titolo “The transition in healthcare”. Innovabiomed favorisce l’incontro e il confronto fra imprese del settore biomedicale e fornitori specializzati, medici, amministratori e personale della sanità, professionisti, investitori, start-up, ricercatori, docenti e giovani interessati al settore. 

Per il neoeletto presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, alla sua prima inaugurazione ufficiale: “Avanguardia, medicina, salute, ricerca, innovazione, tecnologia e coraggio sono i valori sempre più strategici nelle vite di tutti noi e sono l’anima di Innovabiomed. Parlare di salute oggi significa parlare dei progressi della ricerca e quindi dei materiali e dei servizi più innovativi applicati al campo medico. Un settore che vede secondo i dati di Confindustria dispositivi medici, partner con Confimi Sanità e Fondazione Cariverona della iniziativa, le imprese del made in Italy ai vertici internazionali con 4500 aziende, più 110 mila addetti, quasi 17 miliardi di euro di valore complessivo e il primo distretto biomedicale europeo insediato nel mirandolese, a pochi chilometri da Verona. Un settore che attira l’interesse anche di grandi investitori stranieri e che ha tutte le potenzialità per continuare a crescere. Parliamo dunque di una filiera industriale fondamentale che dal 2018 trova in questo vento un momento di confronto e promozione per le sue imprese e i suoi attori”.

Queste le parole del presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “In sanità c’è già una nuova frontiera che va oltre le nuove tecnologie. Stiamo infatti facendo grossi investimenti per quanto riguarda l’intelligenza artificiale applicata alla medicina. Con la sua discesa in campo, prepariamoci a una corsa esponenziale dell’intera sanità. Certo però questo non significa rinunciare alla componente umana, anzi, dovremo investire di più negli operatori per fare assieme questo nuovo salto di qualità. L’eccellenza assoluta, nella sanità – ha aggiunto – non sarà mai raggiunta, ma è a questa che dobbiamo comunque puntare. Con i nuovi device, strumenti sempre più essenziali che ci danno anche parametri biometrici e con l’intelligenza artificiale, l’intera macchina sanitaria sarà sottoposta a un nuovo stress test, al quale dobbiamo farci trovare pronti”. “Non a caso – ha proseguito il governatore – fin dal 2010, anno della mia elezione, abbiamo fatto subito una scelta, dedicando 70 milioni all’anno a investimenti in nuove tecnologie. In 12 anni, 840 milioni usati per crescere nel livello tecnologico e per essere, tanto per fare un esempio, la prima Regione d’Italia ad aver dotato tutti i suoi Ospedali Hub della chirurgia robotica con il Da Vinci. Intendiamo proseguire così – ha concluso – rimanendo al passo con tutti i progressi che il mondo scientifico e tecnologico ci consentirà”.

Innovabiomed è una manifestazione molto importante, – ha spiegato Federico Sboarina, sindaco di Verona – legata ad un settore, il biomedicale, che può avere in un prossimo futuro la sua centralità sia a livello nazionale che a livello europeo proprio nel nostro territorio, nella nostra fiera. L’innovazione biomedicale è fondamentale per il futuro e per il progresso, per la ricerca e la tutela della nostra salute, inutile sottolineare come in questi ultimi due anni abbiamo percepito ancora di più l’importanza di investire su quella che è innovazione legata alla salute delle nostre comunità. Quello con il Distretto Biomedicale Mirandolese è un connubio forte anche perché siamo a poche decine di km di distanza, ci si arriva da qui come si attraversa la periferia di una grande città, la centralità geografica di Verona è importante il futuro dell’innovazione biomedicale”.

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